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Anema e core

Paolo Pescatori: Parliamo di muscoli


ANEMA E ‘CORE

Che famo!? La buttiamo in musica?

Niente paura è il solito maldestro espediente per indirizzare l’argomento erano in lizza anche altri titoli ma alla fine questo è.

Anche per “l’anema” potremmo comunque dire qualcosa, ma in realtà del titolo ci interessa il “CORE” e senza offesa, non nella sua accezione napoletana, ma bensì nella sua traduzione dall’inglese che significa “nucleo”, “ centro”, “cuore” ecc..

Well! (Continuando con l’inglese significa bene ed è un modo tipico di iniziare una frase o un discorso), per nucleo o centro intendiamo la parte centrale del nostro corpo o ancora meglio il centro “muscolare del corpo.

Con ciò intendiamo quell’insieme di muscoli specie del busto o tronco importanti per la stabilizzazione di tutto il resto nell’atto di produrre movimento quindi generando forza.

Questo avviene ogniqualvolta camminiamo, corriamo, eseguiamo un gesto tecnico.

Presumibilmente qualcuno di voi avrà sentito parlare di “CORE STABILITY”, in pratica la capacità di controllare posture e movimenti.

Una forza viene prima generata e poi trasferita ai segmenti articolari interessati, tuttavia questa forza va controllata, come dire che la potenza è nulla senza controllo. In sintesi prima di ogni pratica sportiva tendente allo sviluppo di capacità sia condizionali che tecniche occorrerebbe allenare e sviluppare la core stability affinchè corse, salti e gesti tecnici risultino maggiormente efficaci e funzionali.

Nel nostro caso per esempio, il gesto tecnico di calciare la palla non è tanto influenzato dal quadricipite ma dai muscoli del core e da quelli a lui più vicini. In letteratura troviamo due termini “prossimale” e “distale”, ovvero muscoli più vicini (prossimi) e più lontani (distanti) rispetto al core e si evince quindi con chiarezza che vada data priorità ai primi.

Si trova altresì il termine “corsetto addominale”, ad individuare quell’insieme di muscoli toraco addominali responsabili della stabilizzazione della corsa, quei muscoli che spesso a causa della sedentarietà della vita moderna sono poco utilizzati e ipotonici, mentre invece hanno l’importante finalità di impedire extra movimenti che risulterebbero dannosi o comunque poco funzionali per una corretta dinamica di corsa.

Mi corre altresì l’obbligo ricordare che nel calcio assistiamo in pratica a tutti i tipi corsa inframezzati da frequenti cambi di direzione e velocità.

L’argomento a me pare interessante a meno che non si ritenga che non alleniamo dei culturisti e a meno che si sostenga che i muscoli interessati e ad ogni modo tutto il resto al di fuori delle gambe sia un inutile fardello da portarsi dietro.

Perdonatemi però se come non mai sono poco chiaro, forse per spiegare molto meglio e in maniera semplice e diretta il significato di stability, basterebbe una affermazione trovata in uno degli articoli letti sull’argomento : “CORRERE SENZA UN ADEGUATO CORE E’ COME SPARARE CANNONATE DA UNA CANOA ANZICHE’ DA UNA NAVE”. Sì, forse bastava questo.

Comunque sia, in sostanza l’allenamento del core stability si pone come imprescindibilmente propedeutico a tutte le esercitazioni e non solo di forza, si pensi infatti all’equilibrio, inteso come controllo posturale necessario nell’atto di calciare.

Molti esperti non pongono limiti di età, specificando tuttavia che differenti saranno le finalità e le esercitazioni a seconda delle fasi sensibili, è infatti di dominio comune che veri e propri allenamenti tesi allo sviluppo di capacità condizionali, non debbano essere proposte prima del raggiungimento della pubertà.

Così per la scuola calcio parleremo di propriocettività e sviluppo e consolidamento di schemi motori, via via che procederemo con il nostro lavoro nel settore giovanile si inizierà con esercitazioni di stabilizzazione del tronco che ci consenta di esprimere correttamente il concetto di forza in scatti, balzi, cambi di direzione ecc..  Certo, è chiaro che per un calciatore non siamo alla ricerca di addominali super scolpiti, ma dobbiamo riconoscere ed accettare che la forza non serve solo nelle gambe.

La core stability inoltre non tende esclusivamente a migliorare lo stile di corsa ma permette anche una prevenzione degli infortuni, infatti senza un corsetto muscolare adeguato verrà richiesta per ogni movimento più energia del necessario ed il nostro corpo si adeguerà con movimenti di compensazione che risulteranno alla lunga oltremodo dannosi.

Proviamo ad addentrarci un poco di più: abbiamo detto che in mancanza di stability occorre generare maggior forza, che questo richiederà un adeguato controllo e così in mancanza di questo il rischio è di arrivare prima del dovuto ad un affaticamento muscolare che verrà compensato da tendini e legamenti e da qui il maggior rischio di infortuni (non esclusa la pubalgia)

Nel calcio di oggi che vede via via aumentare purtroppo l’importanza dell’aspetto atletico, tutto quanto fin qui detto rappresenta un qualcosa su cui quantomeno riflettere, partendo dal presupposto, come detto più sopra che non alleniamo dei culturisti e non stiamo parlando di allenamento in palestra, ma bensì di sviluppare la reattività dei muscoli interessati più che il loro smodato sviluppo.

Allora ? Allora e alla fine, vi segnalo allo scopo il programma FIFA 11+ un programma a dire il vero finalizzato principalmente al riscaldamento, ma comunque mirato alla prevenzione, messo a punto dagli esperti del centro medico e di ricerca della FIFA e di cui potete trovare ampi riscontri anche in rete, riporto solamente che statisticamente da uno studio del 2008, per le squadre monitorate che hanno svolto regolarmente l’11+, i dati parlano di una diminuzione degli infortuni in allenamento del 37% e del 29% in partita.

Tornando all’inglese “Merry Christmas”

Mister Paolo Pescatori



 



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  Scritto da Mister Paolo Pescatori il 24/12/2013
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